domenica 21 ottobre 2007

intorno a mezzogiorno

Grandine. Poi pioggia. poi mescolanza delle due.
Nonostante il tergicristallo viaggi schizofrenicamente su e giù, la strada si vede liquida e sbavata, oltre il vetro.
Non è male lavorare lì la domenica mattina, in fondo non avrei niente da fare in casa ( o meglio niente di piacevole), ma non oggi con questo tempo schifoso che mi fa sembrare lunghissimi questi pochi kilometri.
Il problema è che oggi sono anche distratta. Anzi, concentrata. Ma su altro dal guidare.
Ripenso a ieri sera. Dopo tanti discorsi, quando è stato il momento non mi hai chiesto perchè me ne stavo già andando.
Probabilmente credi di sapere la risposta, ma avresti potuto lo stesso domandare.
E non dirmi che quando ho bisogno devo chiamarti, per favore.
Mi conosci da 5 lustri ormai, sai come sono.
Comunque...non so. Anche questo passerà e farò i passi di danza giusti perchè non ti pesi.
Mi fa bene pensarci, sistemare, elaborare...ma mi fa male farlo al volante, oggi che il cielo si rovescia così abbondante sulla strada.
Se la macchina non fosse così malmessa poi, non si spegnerebbe all'improvviso appena va al minimo.
Ne consegue che il volante gira poco, è duro come un sasso e da brava me ne accorgo un secondo troppo tardi.
Ne consegue la botta.
Cazzo.
C'è da dire che un paio di metri più in là sarebbe stato peggio.
Però. Quanto è labile tutto quanto.
Pioggia. La grandine ha ceduto il passo, per ora.
Voglia di prendere a calci qualcosa. Me stessa sarebbe l'opzione più onesta.
Buona domenica.

Nessun commento: