lunedì 5 marzo 2007

parole.sbagliate.

Le parole sono ciò che mi contraddistingue e mi dà forma.
Da sempre. mi nutrono, mi feriscono, mi scaldano e mi sfuggono.
Scritte, urlate, sussurrate, tracciate piano con un dito su vetro appannato.
Quanto possono arrivare lontano? Forse abbastanza. Di sicuro abbastanza. Dai. Sono sicura che in qualche modo mi senti mi vedi mi leggi mi segui.
Hanno chiamato..l'altro giorno. Ci sarebbe da pagare, per il signor B., perchè sono passati i 10 anni. Ti rendi conto? Dieci anni.
E allora, se volete, lo mettiamo insieme alla signora V.
Roba da pazzi. Lo mettiamo insieme. tanto saranno consumati.
Roba da pazzi. Eccome. Roba che ma che cazzo diteeeeeee ma poi lo so che fanno il loro lavoro. Male. Eccheccazzo,questo lasciamelo dire. Male. Che cazzo.
In ogni caso, non esiste. Con molto garbo, eh, tranquilla. Con garbo, ma non preoccuparti, non ho nessuna intenzione di farglielo fare.
Loro non lo sanno...e tu mi dicevi "stanotte tuo nonno è venuto a darmi fastidio mentre dormivo...viene lì di notte e mi fa arrabbiare."
"ma è morto, nonna..sei tu che lo sogni.."
" no no viene lì di notte e dopo sgridiamo tutto il tempo e io dormo male.."
Mi senti? Ecco. Sappilo.Non esiste che glielo permetta. Stai tranquilla. Mi piacerebbe stringere una delle tue mani grandi e dirtelo. ma allora non avrei nulla da dire, per paradosso,che dici?
Non riesco a togliermi dalla testa. Consumati. Consumati. con.su.ma.ti. Le parole. Che male che fanno. Già solo per questo, prenderli a schiaffoni. ma no, no, composta, che credi, so dire bene anch'io. Ho imparato. Consumata. non mi frega un fottuto cazzo. Voi la lasciate in pace. Ecco. Ci ho messo più parole, te lo giuro. E non ho alzato la voce. Bisogna sempre rispettare chi lavora. E' giusto. Hai ragione. Con molto rispetto, io stacco l'assegno e loro per un altro po' di anni non vengono a ricordarmi che. E poi sono solo 5 anni, ma insomma. Non si può. Ci terrei a dirtelo, sai... e poi comunque...insomma...non ti vien voglia di dirmi brava? di ringraziarmi? dai...non so...metti che passi di qua..che poi sai..ho cambiato casa, ma ti aspetto sempre. anche solo per sgridare un po' di notte. Ti prego, vieni a dirmi di non fischiare per le scale o di non guidare così forte.
O se no, se hai istruzioni. magari hai cambiato idea, e adesso averlo così vicino non ti darebbe più fastidio. Intanto io faccio di testa mia, e bado che non ti vengano a disturbare. Quando vuoi, tu, fammi sapere. E magari vagli anche a dare una tiratina ai piedi. Mica una cosa impegnativa. Così..ai bordi del letto..qualcosa tipo..consumata a chi, giovanotto? E zac..una tiratina. Ti voglio bene.

Nessun commento: