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La cognizione del dolore

A certe ore pareva malato nel volere. "Un po' di buona volontà...", gli diceva la mamma, sorridendogli, studiando dargli animo, e indurre un po' di sereno su quel volto. "La volontà...", rispondeva, "che è indispensabile agli assassini..." C.E. Gadda.

venerdì 9 marzo 2007

Che sensazione orrenda, però, il pensare che non riuscirò mai più ad avvicinarmi a qualcuno. Avvicinarmi davvero. oltre le solite formalità. Sentire davvero l'altro. Lasciarmi a mia volta esplorare.
Non succederà. me lo sento. Che sensazione viscida. Vorrei evitarla. ma mi pervade. E' come aver sempre freddo nonostante quintali di coperte.
Come le ballerine meccaniche di una volta, si è rotto un ingranaggio.
Come il gatto del Cheshire, anche di me resta solo nell'aria il sorriso. Ironico. Appena appena tirato sugli angoli magari. Ma l'importante è che nessuno si accorga. E che continui a far ridere. Altrimenti...che resta di me? Non so fare capriole nè mangiare fuoco. Ma venghino signore e signori venghino. Vi farò sorridere.



Scritto di getto da Risparmiatrice circa a 10:40
Etichette: solitude standing

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