"Trascende ogni mio controllo" (visconte Sébastien de Valmont)
Vorrei poterlo dire. Ammettere. Urlare.
In questo momento mi sento come se mi stessi da sola legando il cuore stretto con cinghie di cuoio...e lo stomaco, poi, e il cervello.
Cinghie che tirano e lasciano segni.
Ma come altro fare?
E' l'unico modo che ho in questo momento per tenermi insieme e per non far esplodere un dannatissimo casino.
Che, visti i danni, nessuno sano di mente penserebbe che valga la pena.
E io, in fondo, non sono ancora del tutto pazza.
mi tutelo così, in questo modo doloroso che però è l'unico a poter essere messo in pratica.
Prima il contenimento, poi quando sarò meno pericolosa per me stessa, allora io e me potremo parlarne, e la risolveremo, la faccenda.
Se adesso fossi libera dalle mie stesse giuste costrizioni, trascenderebbe, davvero, ogni mio controllo.
ma se fossi libera di, non sussisterebbero i motivi, per le costrizioni.
E forse non brucerebbe così tanto, tutto questo.
Passerà? Ma certo, è ovvio. Ci sarà poi da chiedersi, come sia anche solo potuto quasi accadere.
L'obiettivo per il futuro è mantenere il quasi finchè la faccenda non appassisca da sola.
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4 commenti:
Grida forte... Nel silenzio delle tue parole, grida forte. E non è un ossimoro. Dopo starai un po' meglio.
Un caro abbraccio.
Strano trovare per caso questo blog. Cercavo tutt'altro. E ho trovato una persona che come me è in qualche modo invischiata nella psicologia. Che come me ha seguito nello stesso fine settimana un corso sull'mmpi-2. Che come me prova qualcosa di dilaniante che...che descrive con parole che sembrano scritte da me... una persona tempo fa ha cercato di convincermi dell'esistenza del destino. Non so. Ma ritrovare le mie riflessioni in una estranea, in un blog, proprio nello stesso giorno in cui mi costringo ad ammettere come sto conciata...beh, è un po' troppo. Chissà. Ciao
cara lettrice anonima...il tuo commento mi ha fatto sorridere e quasi inquietare insieme.
Nel destino non ci credo granchè...però...che dire...è strano in effetti leggere che qualcuno possa ritrovarsi tanto in quello che scrivo.
come un gioco di specchi.
Sai cos'è ancora più strano?
che è proprio "per colpa" di un "gioco di specchi" avvenuto qualche tempo fa con una persona sbagliata (quella che credeva nel destino) che mi ritrovo in una condizione tale da rispecchiarmi oggi nelle tue parole.
Perdona nuovamente l'intrusione, ma certe coincidenze, come scrivi anche tu, fanno sorridere pur inquietando un po'.
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