martedì 24 febbraio 2009

e non so nemmeno chi sono io

tra lui e lei.
Quello che ho imparato, da quella storia, è che se ti impegni in una ricerca, in una lotta, e scendi persino agli inferi...poi bisogna avere un sacco di forza per andare avanti senza voltarsi.
Perchè se ti volti...o sparisci...o la vedi sparire.
chi sono io?
Non lo so, ma mi sento più Orfeo, peccato che io non sappia suonare la lira.
Mi sento di essere lì, davanti ad Ade e Proserpina...con in mano uno strumento da cui traggo al massimo miagolii strozzati, che cerco di convincerli ad ascoltarmi.
E che cerco di portare verso l'aria di fuori, una strana e frastornata Euridice che si dibatte urlando perchè la luce neanche più sa cosa sia.
Euridice che inciampa ad ogni passo, che geme e che vorrei tanto voltarmi a sorreggere.
Che cazzo...mi sento intrappolata qua sotto, questa maledetta lira vorrei spaccarla in testa ad Euridice che mi grida "voltati voltati voltati o non faccio più un passo".
E io mi metto le mani sulle orecchie, e imploro e cammino insieme. e non ci capisco niente.
L'unica cosa che ho imparato, da questa storia, è che devi avere forza.
E non si sa per quanto. Per un tempo che pare infinito.
Ma considerato che siamo tutti mortali, non può esserlo. A volte persino questi dettagli sono rassicuranti, a modo loro.
E quindi...l'unica cosa che ho imparato, da quella storia, è che bisogna avere fiducia che prima o poi ne esci, dalla caverna.
E allora potrai voltarti e abbracciare Euridice e anche urlarle in faccia "hai visto brutta stronza che ne siamo usciti?! hai visto?! non mi sono arreso, e ne siamo fuori!"
L'unica cosa che ho imparato, da questa storia, è che bisogna avere fiducia, e forza, e che a volte, però, finisce che ti volti e tutto va a puttane.

1 commento:

costruttore di sogni ha detto...

Guarda oltre. In fin dei conti tu sai d'essere Orfeo. Oltre il fiume Lete; oltre, nei giardini della preesistenza. E' lì che abita il tuo sogno. E lì che il mio sogno ( quello di tutti) pone la sua dimora.
Tu sei il sorriso: il vasto e rugiadoso respiro dell'anima.
Ciao ciao.