domenica 16 settembre 2007

ricordanze e domande stupide

Mi vieni in mente adesso perchè ho combinato un casino col cellulare, e ho rischiato di chiamarti.
Quella sera eri "leggero", non ti ricordi di sicuro, ma mentre sento la canzone mi ricordo di te in mezzo alla discoteca che ti avvicini, torreggiando su di me col tuo corpaccione abituato ai flash.
Mi afferri la mano e canticchi a mezza voce.
"...Im learning all about my life, by looking through her eyes... hai dei bellissimi occhi...ma sembri fuori posto qui. ti ho vista e ho pensato a una canzone..."
"la conosco, sono i Dream theater..."
Che serata improbabile. Però è nata una strana amicizia, o qualcosa del genere.
Mi è sempre piaciuto che mi dicessi che avevo begli occhi da leggere.
Adesso leggeresti un vortice, e non credo impareresti molto, se non che sono una stupida
Faccio domande che non dovrei. Non bisognerebbe mai chiedere, si rischia di ottenere risposte.
Il cuore mi batte fortissimo, e vorrei quasi non aver parlato.
La memoria in questo caso non aiuta, per niente.
Anche perchè la grandissima zoccola ovviamente ora porta alla luce solo tutto quanto di bello non ho più. tutto quanto di bello forse ora ha qualcun altro, a cui auguro...che imploro, anzi, di trattare come merita, di amare apprezzare curare.
Quello che ho avuto io e che non volevo, prego se ne sia venuto via con me e non tocchi più a nessuno.
Sul serio.

Nessun commento: