quasi tutto il 2005 dibattendoti in quei lavori orrendi in quella città nuova e ostile.
Poi il lavoro fuori città, prime avvisaglie di cervicale per le mattine sere di nebbia ad aspettare gli autobus in ritardo quasi costante.
E' autunno ed è il secondo lavoro, 60 km dal primo, altri autobus altri ritardi la stanchezza che stanchezza sempre i bambini, piccoli e tanti. Non parla grida solo e morde, gli altri piccoli organizza gestisci fai, corri cazzo corri.
Prova incontra parla presenta. Corri. Programma. Corri.
Estate. Già? cazzo già estate? Lei parla ancora sì, ma per quanti mesi?
non so. Devi alzarla, ascolta, interpreta, asciugale la saliva e parla parla parla. guida. fa caldo lo so. Lei invece chiude le porte, lei non vuole vederti fa caldo lo so ma corri. Cambiano le direzioni. Non è più nord sud ma est ovest. Restano sempre quei 50-60 km. I giorni uno dopo l'altro.
E intanto è da maggio che lui non ti vede non ti tocca non ti sente. E' da maggio sicuro. Che tornare è sempre agonia, dopo gli urli la fatica tutto. Torni e voilà sei nella vergine di Norimberga e non lo sapevi.
E poi continui continui corri scadono contratti e vinci quel posto e dici sì sì sì ho vinto ed è lontano ma che importa, sei abituata ad alzarti che è ancora buio che importa intanto hai vinto vai corri lui non ci sente, non capisce la lingua non capisce ma impara forse qualcosa tu corri.
E intanto tutto precipita crolla muore e allora lascia tutto corri corri corri è autunno di nuovo corri telefona. Scappa. Molla gli ormeggi.
Scappa ma a testa alta. Muri. corse di notte e il medico che dice ma come. Corri. Corri che le valigie son tante troppe da ingombrare la vista dietro ma domani è già tardi bisogna correre.
E' autunno ed è da un giorno all'altro il ritorno a una casa vecchia ma ora estranea, un lavoro nuovo. Sola. Sola. Sola. Sono tre sì, tre difficili, sì, però sai, fino a giugno hai il posto se resisti. E come no. Bisogna fare fare fare, camminare sempre. i muli lo sanno bene. Andare. Cercare.
Si. trovato. Improvvisati esperta, studia il nemico. La direttrice di banca sorriso da squalo sente l'odore del sangue ma non cedere. Continua. Firme su firme. 15 anni? 15 anni. Firme. Notai. Firme.
Assegni che passano di mano in mano. La firma è in blu ma ti sembra luccichi di rosso. Direttamente dalle vene. Corri. Corri. Corri. Sei sola lo sai? grazie, sì. E poi forza impegnati. Lui è il peggiore, ma. Devi aiutarlo, devi stargli vicino, attenta ai pugni però, alle porte. Devi correre. Devi andare. Devi fare. Pedala pedala pedale e come mai così pochi pazienti? E comunque dai, dai, dai. Devi farcela. Devi andare avanti. Devi migliorare. Dai.
Non c'è stato mai il momento per dire basta. un attimo di pace per favore. Ho quella sensazione di asciutto ora. Nelle vene.
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