martedì 17 ottobre 2006

vacanza: assenza-vuoto-mancanza

"Non cercate a tutti i costi libertà e piacere in una stagione, per quanto questa stagione sia l'estate, per quanto questa estate sia caldissima e lunga, per quanto questo lungo sonno della fatica si diliati - come un ventaglio- in un 'assenza. Perchè questo è il vero senso della parola vacanza: assenza - vuoto - mancanza."

"Diario di bordo. Storia di Malinka e del suo dottore" F. Rizzi


Terza telefonata nell'arco di poche ore, ricevuta. A sentirmi dire "mi dispiace". dev'esserci qualcosa nell'aria in questo periodo. Assenza vuoto mancanza. Un trittico che, paradosso, riempie di nulla assordante questa giornata.
Cosa succede?
forse è solo sfortuna, o il mio malo umore di oggi rende difficile accettare le svolte improvvise della vita.
Ma...ma faccio fatica.
Si accumulano le piccole cose oggi. Piccole..ma sì, via, piccole, c'è sempr qualcosa di più ingombrante...che poi piomba su tutte come un falco. E c'è l'ultima chiamata, inaspettata.
E che faccio ora?
Io ho paura, per domani: una paura irrazionale, sicuro, lo so anch'io. ma ho paura. E lo avevo già detto "ho paura. ti prego, vieni con me?" io che di solito non chiedo queste cose per vergogna e disabitudine.
ma ho paura stavolta. anche se immotivata (spero, mi dico, mi convinco). Ma tanto ormai. "scusa scusa scusa...mi ha appena chiamato R. e devo vederla, proprio domani sì, non ce la faccio a venire là, proprio non farei in tempo.."
Porca e anche puttana...a parte dire "capisco...no no non preoccuparti..no no tutto bene, dai, ci sentiamo quando torno". Cosa dovrei dire o fare? Vorrei non puntare la sveglia domattina e far passare la giornata senza fare nulla. Ma sarebbe peggio. E magari sono solo ansiosa. Anche se.
E poi dici "hai la voce strana...sei troppo tesa".
Può darsi. Forse non mi ero spiegata bene. Forse non ti ho dato modo di capire, quando ho detto "ho paura" e tu hai sentito "sto bene".
Devo regolare meglio il volume, e scandire meglio la prossima volta. E imparare una buona volta che non si deve far conto su...che non si deve pensare che. Che bisogna accettare meglio.
Adesso bisogna lasciar decantare il tutto. Perchè c'è sempre un po' di fondo che deve depositarsi. Poi la trasparenza torna fuori, e il giallo oro mi rincuora e penso che il grano poi non sia inutile. E sorrido lo stesso. E domani mi chiamerai, ti chiamerò e spero di poterti dire "dai è andata, sono tornata sono qui" e sarà passata la nube. Ma non è facile pensarlo ora.
Adesso bisogna lasciar decantare. Senza agitare. senza pensare a domani. Senza pensare a oggi.

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