Dalle colline si vedevano le stelle. tantissime, da tanto non le vedevo così. Una notte luminosa. Rilassarsi...guardare..riconosco sempre solo il carro, ma è la mia piccola soddisfazione vedere che c'è...
Silenzio, stelle, quasi freddo...parole. Il tempo passa troppo in fretta, in quest'alternanza di meraviglia e disillusione che mi lascia stremata.
Vorrei lasciarmi cadere...due braccia aperte per me, ad accogliermi. Per un po'...acciambellarmi in un abbraccio.
In silenzio, per favore. Le parole lasciamole per un'altra volta. Le conosco a memoria, come ritornelli stanchi che dicono sempre: non chiedere non chiedere non chiedere. E poi: anche se lo so che non chiedi, lo so che non chiedi . E poi: continua così, a non chiedere, per favore. Per favore.
Scrollo le spalle. "dammi quello che vuoi, io quel posso"... parole in prestito a dire quello che ho sempre fatto, senza spostarmi mai di tanto...eppure..ancora...a volerne nuova conferma sempre, a dire: non chiedere non chiedere non chiedere, ricordati di non chiedere.
Silenzio per favore. Vorrei solo vedere le stelle. Stella cadente. Desiderio espresso in fretta...che sia possibile, per una volta...non dover ri-siglare sempre lo stesso accordo? Perchè sempre quelle mani avanti, a proteggere da una caduta mai sfiorata? non chiedere non chiedere non chiedere lo so non chiedi ma non chiedere eh? non farlo non farlo non farlo, dì che non lo farai, non farlo.
domenica 3 settembre 2006
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