lunedì 14 dicembre 2009

Oggi era una giornata lunga, piena di impegni.
E c'era anche la neve.
E poi ...e poi...e poi , maestra, il cane mi ha mangiato i compiti, ecco.
Chissà se tutto questo giustifica il fatto che a un certo punto, alle 5 del pomeriggio, nella mezz'ora tra un paziente e l'altro...dovevo riguardare alcune cose..e invece ho chiuso gli occhi un attimo.
E nella mia testa si è formata la frase: "...e così l'ingegnere era diventato un cavedano".
Ci sarà da preoccuparsi? Boh..so solo che stavo per addormentarmi e quella frase mi ha risvegliata.
E subito dopo, senza soluzione di continuità, ho visto per un momento davanti a me la tua faccia e ho pensato,tra me e me:"...da allora non mi è più capitato di fare l'amore".
E' più assurda la metamorfosi ittica di un ingegnere, o il fatto che il fare l'amore possa "capitare"?
Boh.
Forse è colpa della neve. O che avevo mangiato poco a pranzo. O del falco che è sceso in picchiata rubandomi i compiti, lo giuro signora maestra.
non lo so.
E' stata una giornata così.
E ora torno a casa e penso ancora ai cavedani, che mio padre li pescava, tutti quegli anni fa.
E penso un attimo a te, al fatto che vorrei prenderti a pugni le braccia, perchè non possano, ancora, stringere un'altra donna.
E' stata una giornata così.
Mi perdoni, mi perdoni, mi perdoni, signora maestra.
Ora vado alla lavagna e scrivo cento volte "devo lavorare meno e dormire di più."

1 commento:

L. ha detto...

Come dice la canzone ?
"Ma tu non meriti piu' un attimo di questa vita. Per tutto quello che conta (se conta) sei come colla sulle dita".
Un bacio.
L.