giovedì 10 dicembre 2009

ma tu

L'atmosfera, nei colloqui con C., è sempre particolare.
A metà tra infanzia e giovinezza, a metà tra una realtà condivisa e una in cui non può entrare nessuno.
Il confine è fragile, sottile. Nello spazio tra una parola e l'altra può succedere di tutto.
Ora che si è fatto inverno, ho messo una coperta, lì, sul tavolino.
A volte qualcuno si lamenta che nello studio fa un po' freddo. Coscienziosamente, mi domando se non sia un modo per dire che mi sentono fredda, che non si sentono abbastanza accolti.
ma potrebbe anche essere freddo e basta ( a volte un sigaro è solo un sigaro).
E così ho aggiunto la coperta. utilissima una coperta, Linus dei Peanuts insegna.
A C. piace, la coperta. Si raggomitola lì sotto, o la usa come scialle, come bandiera, come tenda tra noi, alle volte.
Questa volta se l'è tirata bene bene su, fino quasi al naso, mentre divaga sulla sua storia d'amore con questo attore californiano di cui ora non ricordo il nome.

...
Io: vedi...c'è una cosa che vorrei capire meglio. Cosa intendi tu per "avere un ragazzo"? Per esempio, io penso sia difficile avere una storia d'amore con qualcuno che non si conosce.
Lei: (abbassando la coperta di colpo, e inclinandosi verso di me)...ma perchè..tu...tu quando avevi il moroso, lo conoscevi?
...

Sul momento ho sorriso, prima di rispondere con un'altra domanda. La coperta, nel frattempo, fluttua all'altezza dello sterno. Siamo in una giornata produttiva.
Poi C. mi abbraccia e se ne va, e la mia testa deve fare posto a qualcun altro.
Solo che quella frase, boh, si è impigliata da quache parte, e così ci ripenso, ora che giro per casa e ogni tanto trovo oggetti che ora sono miei ma che furono dono o traccia di qualcun altro.

Ma io. quando avevo il moroso. io. lo conoscevo?

Quanto effettivamente conosciamo qualcuno, e quanto invece non siamo noi ad appiccicargli addosso una serie di post it con i nostri pregiudizi, intuizioni, speranze, esperienze pregresse, e così via.
Ma anche volendo...sarebbe possibile spogliarsi di tutto ciò?
Che domande difficili fanno, a volte, i pazienti.

2 commenti:

L. ha detto...

Lo sai che io le faccio all'uncinetto, le coperte ? e mentre le faccio, se è inverno, mi ci copro. L.

Roxanne ha detto...

bello.