martedì 1 settembre 2009

bruciante

Terribile.
Ho aperto gli occhi di scatto, l'immagine ancora ben chiara in mente.
E io che cercavo di calmarmi, di capire.
A occhi chiusi, esploravo cauta il mio cervello agitato.
Come un ragnetto, tessevo piano ragnatele sottili, inviandole in avanscoperta dei meandri bui del mio pensiero tormentato.
Cosa mi succede? Cosa sento? Da dove sgorga tutta questa inquietudine?
L'immagine si è fatta avanti all'improvviso. Nitida.
Una polveriera.
No. No. No.
Questo sono. Una polveriera. No.
Mi rifiuto. tutto il resto. Ma non questo. Cazzo.
La mia stessa mente non può fare di questi scherzi.
Lo so, lo sento, l'equilibrio instabile e fragile che sono.
Lo sento, lo so, quanto sono vicina all'esplosione.
Ma di tutte le maledette cose. Quella. No.
Le ricerche al momento sono state sospese.
I fili tessuti si sono spezzati all'improvviso nei miei occhi sbarrati.
Una polveriera? di tutte le parole immagini cose? Una fottuta polveriera.
E in tutto questo, ovviamente, non ho capito la sorgente del catrame bruciante che mi sento scorrere nelle vene.

2 commenti:

P ha detto...

Ricorda una nota che ha scritto un mio conoscente qualche tempo fa ...
Stessa sensazione.
Comunione di stato d'animo.
Ciao A.
L.I.

Risparmiatrice ha detto...

eh boia di un giuda ladro..secondo te tanto turpiloquio per niente? :-P
no dico...proprio certi...plagi..la mia mente...deve fare?
Mica solo i lupi, pure la sorte qua è ironica.
Un bacio gigantesco.