Vorrei un po' di pace, questo sì.
un po' di tempo da spendere come voglio, senza sentirmi in colpa perchè non sto lavorando o studiando.
maledetta io e la seconda laurea.
maledetta io e il lavoro sempre da costruire.
Camminare per Bologna il venerdì pomeriggio mi fa male.
Spuntano troppi nuovi negozi, a ricordarmi che la geografia economica della città corre troppo veloce, che io sono sempre fuori tempo, fuori moda, fuori.
Ci sono troppe coppie in odore di weekend, e soprattutto troppa gente con le valigie...che ha un posto dove tornare.
Mi rende triste. Infeltrita.
Mi riduco a guatare il cellulare in attesa di un po' di calore, anche di seconda mano. Un pugno di briciole.
Quando so, benissimo, che non dovrei.
Cosa voglio cosa voglio cosa voglio.
Adesso vorrei avere di nuovo la sensazione di potermi abbandonare per un attimo, di affidarmi ad altrui braccia e ricaricare le mie stanchissime batterie.
venerdì 14 novembre 2008
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5 commenti:
Ciao, carissima amica. Sul mio blog ti ho inviato un saluto, spero gradito. Ciao ciao e buona giornata
perdonate se mi intrometto nei vostri discorsi, incrociati per caso (ho letto anche il post di costruttore-di-sogni, sul suo blog); sono solo una passante ... leggendovi però viene davvero spontaneo dirvi: perché non vi incontrate? Sul serio, intendo, al mare ovunque sia il paese in cui vive Raffaele o nella Bologna di Alice. Avete un comune sentire. Non sarebbe bello avere l'occasione di scambiare quattro chiacchiere a tu per tu? Guardare insieme la pioggia al di là della vetrina di un caffè invece di girare ognuno in compagnia della propria solitudine? Potreste diventare amici in modo più forte e far squillare qualche volta in più il telefono troppo silenzioso.Già dai titoli dei vostri blog si capisce che avete manifestazioni diverse di uno stesso essere. Insomma, perché no?
Impicciona
Grazie Anonima per le tue parole. Una mia riflessione più lunga e approfondita la puoi trovare sul mio blog. Non vorrei approfittare dell'ospitalità del blog di Alice.
Costruttore, non posso fare post anonimi sul tuo blog e allora ti rispondo brevemente qui. Confido che uno di questi giorni la solitudine di cui ti vesti ti andrà stretta e allora semplicemente te ne spoglierai. E hai ragione, intanto che ci si prepara a costruire nuovi contesti, un po' di malinconia non è poi una compagna così orribile. E in questo mentre internet può essere il ``magico rifugio'' che dici. Un sincero in bocca al lupo (ad entrambi, voi poeti). Che i vostri desideri possano presto diventare realtà.
Addio,
I.
ho letto qui, e di là....
sono giorni convulsi per me questi e così più che leggere non faccio..ma mi fermo un secondo solo per ringraziare per l'in bocca al lupo e per dire che per parte mia non apprezzo mai molto gli addii.
preferisco gli arrivederci, anche perchè le porte virtuali della mia mente scribacchina sono sempre socchiuse per chi vuole entrare.
E per quel che riguarda il mare, e Bologna...qualcuno tanti tanti anni fa ha detto che solo le montagne non si incontrano mai.
E poi io e Raffaele ci siamo già incontrati. Nel mare magnum della rete, per esempio :-)
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