domenica 19 ottobre 2008

pochi minuti

per l'esattezza TRE. più di così non riesco a correre, a quanto pare.
Ma va già bene, considerato quanto sono pigra, e quanto mi abbia sempre fatto schifo correre.
Però ci sto provando, urge una minima rimessa in forma (fisica e mentale), e oltre al sacco un po' di corsetta dicono mi farebbe tanto tanto bene.
Ci sto provando...mica tanto, lo so, qualche giorno che provo. ma insomma, 3 minuti di corsa e poi sono già li a camminare.
La cosa carina è che il mio quartiere è periferico di brutto, ora inizia a darsi arie da residenziale, ma per la polizia (oh yes) è ancora il quartierucolo con qualche spacciatore in più, con qualche casinello in più, e poi poco alla moda, insomma.
La cosa carina di tutto ciò è che di domenica mattina non ci vedi in giro un'anima, i pensionati che lo popolano saranno tutti a messa, immagino, e i suddetti drogatelli hanno fatto le ore piccole la sera prima.
Così posso fingere di correre in pace (più o meno).
3 minuti di corsa e qualcosa di camminata, e davanti a me un uomo un ragazzo una figura che cammina.
Sono senza occhiali, ovviamente, lo vedo sfuocato quel tanto che basta perchè mi ricordi te.
Non che ti abbia visto caminare chissà quante volte, si contano sulle dita di una mano, in effetti.
ma è l'aria, il capello, che poi tu li hai tagliati, mi pare.
è l'aria, il giubbotto, la falcata un po' scazzata un po' trascinata un po' risoluta.
Lo supero, fingendo un'energia che assolutamente non ho.
Ha gli occhiali scuri, anche se oggi c'è foschia, di sguincio inquadro una mascella mal rasata, un'aria vagamente ostile.
Come dire, così al volo, ti somiglia.
Poi non so, non mi sono fermata, ho proseguito contando i passi ancora un po', col vago pensiero a te.
Col vago pensiero che tu, per lo spazio di un sospiro, mi hai ridato la speranza che qualcuno potesse trovarmi interessante. E di questo ti ringrazio, perchè quella breve illusione ha dato energia a quei pochi giorni. E la vita sarebbe davvero troppo grigia, senza queste cose.

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