giovedì 30 aprile 2009

strade sdrucciolevoli

che mi fanno guidare più concentrata. Che mi fanno rischiare, lungo quei tornanti.
Oggi ho pensato, all'improvviso, che non voglio morire.
Ci riflettevo. Per un'atea come me, dopo la morte non c'è niente, ma per la mia mente il nulla è impensabile, non riesco ad immaginarlo.
Il nulla. La fine di tutto.
Quando penso alla morte penso che non potrò più fare nulla e ho come un senso di rimpianto, ma per me la morte è semplicemente la fine.
Non c'è altro. E allora cosa mi fa paura? Non sarà come guardare da un vetro e pensare a cosa non hai più.
Non ci sarà solo più nulla. Perchè mi fa paura?
E perchè oggi ho pensato, così chiaramente, che non voglio...e insieme che tanto...prima o poi succederà?
Mi sono sentita più leggera, per un attimo.

1 commento:

SunOfYork ha detto...

eccomi qua, un'altra atea convinta che come te non crede ci sia altro dopo la morte. e non la teme nemmeno, voglio dire: non è un pensiero che al momento contemplo, nè mi scombussola più di tanto. so che succederà, spero tardi ma se capitasse ora, rien, rien de rien, no, je ne regrette rien :)

sun