mercoledì 15 aprile 2009

scena chiave

Sale in gola la sensazione di acido.
Sale il dolore dietro il collo, la cervicale infiammata.
E' stato difficile, stanotte, addormentarsi.
Una mescolanza di rabbia ansia delusione interrogativi interrogativi interrogativi.
Perchè?
Perchè prima? perchè dopo?
Certe parole non andrebbero mai usate.
non bisognerebbe mai parlare di amicizia, di sostegno, di affetto.
E non si dovrebbe, non dovrei, poi rimanere così male quando all'improvviso, uno dopo l'altro, come fantasmi al sole, non resta nulla.
Amici.
Questa parola è troppo complicata.
Sono stata eletta a confidente, a punto di riferimento, a faro.
Mai nulla di pari, mai nulla di speculare.
Mi fa rabbia,ora, capire quanto sono stupida.
Quanto sono solo una piccola stupida che scondinzola come uno stupido cane da canile.
Ricordo distintamente quella sera.
Seduta alla scrivania, prima di andare a casa, ti pensavo.
Eri andato via qualche ora prima.
E poi all'improvviso sento aprirsi la porta della sala d'aspetto...apro..e ci sei tu li davanti.
Senza neanche lasciarti parlare ti salto al collo, felice di vederti, felice che avessi voglia di farmi un saluto al volo.
Tu rigido, imbarazzato.
E finalmente mi dici a bassa voce "sono tornato perchè mi sono scordato qui il cellulare".
Non hai idea. Non puoi avere idea di quanto mi sono sentita idiota, a quel punto.
Umiliata e cretina. Una povera cosa.
Un'ottima sintesi della mia cazzo di vita.

1 commento:

SunOfYork ha detto...

purtroppo mi sa che anche tu sei come me una persona più atta al dare che al prendere, devi fartene una ragione. cercare di non sperperarti se non vale la pena, di non illuderti che effettivamente ci sia quel rapporto speculare di cui parli.

e a questa persona qui del cellulare, lasciala proprio perdere. io al posto tuo avrei tirato una sberla

Sun