oggi ho avuto forse l'ultima opportunità di dire una cosa.
Di fare una domanda, anche.
Non l'ho fatto.
Ne ho fatta un'altra.
Non ho chiesto "Perchè quella sera sei stato con me? Come mai lo hai fatto?".
Non ho detto "Non eri obbligato, e soprattutto non lo sei e non lo sarai, non ti ho cercato per quello."
Non l'ho chiesto e non l'ho detto anche se lo penso, anche se mi piacerebbe capire, perchè per la qui presente maniaca dello scavo mentale, la signora del rimestare nell'abisso, la paladina dell'esplorazione della zona oscura...mancano tessere al puzzle.
O forse c'è solo una tessera in più.
Senza quella forse tutto mi sembrerebbe più lineare. Quella mi stona. E vado avanti e indietro nel nastro ormai segnato della memoria e mi chiedo se...non so...ho fatto qualcosa che ha fatto sentire in obbligo? Oppure...ho fatto qualcosa che ha fatto perdere completamente qualsiasi interesse? O ancora...è stato tutto talmente indifferente che bisogna solo far finta che non sia successo?
Tu mi prenderesti in giro, ci metto niente a sentire la tua voce che mi ripete" pensi troppo. tu pensi troppo. E ti ricordi troppo. perchè non spegni la testa e dimentichi?"
Perchè quando non capisco...mi rimane qualcosa che punge, in testa.
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