domenica 10 giugno 2007

sai..

Sai, è uscito il libro. L'hanno tradotto, me lo sono comprato a Firenze lo scorso fine settimana. Sì sì. Lo leggo piano, che non finisca subito.
Si riconosco i pezzi di Neil da quelli di Terry.
Mi piacerebbe, sai, chiamarti e leggerti un pezzo, e chiederti se anche a te fa pensare la stessa cosa.
Sai, anche se K-rock qui non si sente, ascolto sempre Rock FM, ti piacerebbe, tra Poison Cinderella e altri nostri "amici"...oggi accompagnavo Axl in Paradise city e ti pensavo e mi ricordavo ancora quel giorno con te seduto che non mi guardavi ...hai presente?
Sai, ho di nuovo la cavigliera coi sonaglini, quella che di notte ti infastidiva nel silenzio.
Sai, parlo (tanto) di te alle (poche) persone che mi ascoltano: anche a scuola...ho tanti ragazzini che ascoltano metal, o che suonano in gruppi rock..e sognano il Transilvania.
Sai, a volte mi tornano gli occhi lucidi a guardare le stelline viola e ripenso a quando era tutto diverso.
Sai, spesso penso che non ci sarà mai più niente di simile.
Sai, eri un sogno realizzato. Questo sì, lo dico a tutti. Ne sono stupita anch'io. ma lo eri, sai?
Sei ancora speciale, sai?
Vorrei davvero tanto poterti chiamare ora e dirti qualcosa nel nostro linguaggio... e vorrei troppo parlarti di Anathema e di suor Maria Loquace e della trasformazione di Cerbero. Di sera, sdraiata nella luce rosa della abat-jour, sorrido da sola, nonostante la malinconia sottile che vela le pagine...e alzo gli occhi e mi chiedo se anche tu leggi..e chissà se ti increspa il viso quel sorriso raro che mi piaceva tanto.
Sai, vorrei sentirti di nuovo cantare. Dire "Furrino".
Sai, vorrei sapere che stai bene.
Sai, vorrei poterti dire che ti voglio bene, accarezzarti i capelli e dirti ancora "mi dispiace".
Sai...spero che tutto stia andando come vuoi.


Tu non lo amavi. Ma dal mio cuore. A te.

...Quando in anticipo sul tuo stupore
verranno a crederti del nostro amore
a quella gente consumata nel farsi dar retta
un amore così lungo
tu non darglielo in fretta


non spalancare le labbra ad un ingorgo di parole
le tue labbra così frenate nelle fantasie dell'amore
dopo l'amore così sicure a rifugiarsi nei "sempre"
nell'ipocrisia dei "mai"

non sono riuscito a cambiarti
non mi hai cambiato lo sai....

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