A volte ci vuole davvero niente a rubare le parole di qualcun altro per dire quello che si pensa.
Nel mio caso, aiuta il fatto di avere una gran memoria, di avere letto tanti tanti libri e di avere dimestichezza con internet.
Su internet trovi di tutto.
Anche il brano di un romanzo che ricordi, ma che a scriverlo tutto ci vogliono ore.
E invece in pochi click, eccolo.
E lo puoi inviare, dicendo solo "ecco, vorrei che ci riflettessi sopra".
E che importa se è un libro abusato, citato da tutti e considerato per bambini?
Non importa affatto.
Perchè resta un libro che ha delle cose da dire, se leggi con calma.
E soprattutto, è il libro perfetto, è il paragrafo perfetto per ricordare a qualcuno che a volte bisogna anche fermarsi.
"Buon giorno", disse
il piccolo principe.
"Buon giorno", disse
il mercante.
Era un mercante
di pillole perfezionate che calmavano la sete.
Se ne inghiottiva
una alla settimana e non si sentiva piu' il bisogno di bere.
"Perche' vendi questa
roba?" disse il piccolo principe.
"E' una grossa economia
di tempo", disse il mercante.
"Gli esperti hanno
fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatre' minuti la settimana".
"E che cosa se ne
fa di questi cinquantatre' minuti?"
"Se ne fa quel che
si vuole..."
"Io", disse il piccolo
principe, "se avessi cinquantatre' minuti da spendere, camminerei adagio
adagio verso una fontana..."
Mi piacerebbe essere una di quelle persone che hanno sempre le parole giuste al momento giusto, ma non lo sono. E allora, almeno lasciatemi rubare le parole di altri. Almeno così sono riuscita a comunicare quello che volevo.
Non potendo abbracciare davvero, almeno a parole io ci provo.
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1 commento:
Ciao, A.
L.
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