domenica 12 dicembre 2010

Pavor noctis

Mia madre mi ricorda, a volte, che ne soffrivo.
Che fa parte della crescita.
sicuramente è così.
Ma io è da un pezzo che non cresco più. Invecchio, a ben guardare.
ma non "cresco".
E allora perchè mi torna ancora?
perchè mi sveglio occhi sbarrati e terrore immotivato? sempre tra le 3 e le 4 del mattino, in quel maledetto buio invernale in cui l'alba è lontana almeno altre 3 ore, quando va bene.
Stanotte ho una brutta sensazione.
ho quella sensazione.
Posso tentare di addomesticarla.
Prima di tutto, camomilla.
Poi un libro che mi piaccia, magari già letto, così non ho sorprese ma solo un rassicurante ripetersi (tutto torna, no? Anche i bambini piccoli amano la rilettura, proprio per questo motivo).
Poi un fumettino leggero leggero, per stemperare ancora di più i pensieri.
Di solito tutto questo non è che conti tantissimo, ma alle volte un po' sì.
E "un po'" e "alle volte" sono già abbastanza per farmi decidere di provare, perchè non si sa mai che non sia questa la serata buona.
non fosse che domani inizia una lunga settimana, potrei stare tutta la notte al pc, scribacchiare, guardare qualche vecchio poliziesco, ascoltare podcast. In questo modo ingannerei il buio impedendogli di ghermirmi.
ma non si può.
Occorre affrontare la notte. E se stessi, dentro la notte.

2 commenti:

L. ha detto...

e in tutto questo, Vlad non e' di alcun aiuto ?

Risparmiatrice ha detto...

Il suo peloso e pacioso ronfare è sempre di aiuto...