venerdì 25 giugno 2010

giornata ufficiale

Forse la mia percezione di "importante" è fallata.
Mi sa proprio di sì.
Al momento gli eventi sono " discussione 29 giugno", "assenza di G.", "assenza di E.".
L'evento importante, in teoria, è la giornata.
In pratica, invece, sento soprattutto le assenze, (im)previste assenze, di chi aveva detto "ci sarò" e poi non ci può essere. Per motivi validi.
Ma i motivi validi li capisce il cervello.
Il resto di me rimane triste.
Nonostante la cosa importante sia la giornata, no?
2 anni e mezzo che l'aspetti, la giornata.
che la insegui, che la costruisci.
E poi? e poi bastano due persone in meno per?
A mia discolpa dico che erano anche le uniche due persone che sarebbero state presenti.
Quindi diciamo che 2-2 =0.
Ecco.
Forse per questo sono triste?
Forse.
Nella mia visione del mondo le cose sono più vere, quando condivise.
Di per sè non hanno valore, o almeno non ne hanno poi molto, se non ho nessuno da abbracciare alla fine.
Che poi sarà un abbraccio a scoppio ritardato, no?
mi abbracceranno dopo, no?
cosa mi rattrista, allora?
Forse che il 29 segna la fine dell'ennesimo periodo della mia vita, e mi fa un po' paura.
Sarà che avrei voluto non essere sola.
Sarà che ci tenevo a fare bella figura davanti a loro, anche se avevo paura di falllire.
A questo punto non importa.
Devo solo concentrarmi ancora qualche giorno, fino a martedi.
Considerando che lunedi si lavora, i due giorni da far passare sono sabato e domenica.
il solito, maledetto, lunghissimo finesettimana da sola.
Deve passare la nottata. anche quando dura più di 48 ore filate.

1 commento:

L. ha detto...

qualunque cosa sia...in bocca al lupo !