Sono cresciuta così imbevuta di senso di colpa che a volte non so distinguere quello sensato da quello che non lo è.
Ho sviuppato una specie di abitudine a sentire il vago fastidio al petto, la sensazione di dolore e di tristezza, quella specie di bruciore in cui penso "Dove ho fatto male? Dove ho sbagliato? Dove dovevo agire diversamente? In cosa consiste (questa volta) la mia colpa?".
Questo non aiuta, perchè l'abitudine non è positiva. Perchè poi non più capire se è uno dei miei tanti viaggi mentali in cui mi auto eleggo centro del mondo: tutto è colpa mia, tutto c'entra con me, tutto poteva andare diversamente se io avessi fatto x e non y, oppure se invece è veramente così, se veramente io ho avuto un ruolo importante nella faccenda.
Ci stavo pensando ora. Ci sono persone con cui mi capita più spesso che con altre, tu sei decisamente una di queste, e non ho ancora capito come mai.
Mi incolpo più o meno sempre, in qualche modo. Forse perchè dentro di me so che non mi sono comportata nel modo giusto? O no? Che ne so...non riesco più ad essere obiettiva, e non riesco neanche ad affrontare la cosa una volta per tutte e dire "parliamone, così magari ci caviamo i piedi da sta cosa che ciclicamente si ripresenta".
Sarà che con te non è facile parlare. Almeno non di queste cose. o non è facile per me? Ah, ancora dubbi, domande, dubbi.
Che caos.
lunedì 26 marzo 2012
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