Sbadatamente appoggiavo il cellulare sopra il gilet, abbandonato su una sedia, di mio padre.
Distrattamente il detto padre afferrava il gilet e lo buttava di lato, per liberare la sedia.
Rumorosamente cadeva il cellulare per terra, smembrandosi in svariati pezzi.
Pazientemente raccoglievo i pezzi, mentre il padre tra sè e sè sacramentava.
Oziosamente riflettevo sul fatto che imperterrito funzionava ancora, il cellulare contuso, dimostrando una testardaggine quasi commovente, se paragonata alla caducità di molte altre cose.
giovedì 28 luglio 2011
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1 commento:
Capitata qui per Sarah Kane.
Incontrato per strada "sacramentava", che non sentivo/leggevo da troppo tempo. Bellissima parola, bel blog.
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