mercoledì 14 luglio 2010

se son d'umore nero allora scrivo...

In realtà io scrivo spesso, anche quando sono di umore grigio, come stasera.
Grigio come le magliette che indosso ultimamente, apro l'armadio e scopro di avere un paio di camicette bianche, un paio di gonne al ginocchio, grigioline, un paio nere, e nei cassetti...magliette nere, magliette grigie.
C'è stato un periodo di color...come si chiama...fucsia?, nella mia vita.
E anche un breve, brevissimo, periodo di turchesi e azzurri.
Pantaloni chiari, persino, un'estate. Un paio, si intende.
Sono tornata ai grigi, ai neri.
Con l'aggiunta di gonne più lunghe, tacchi bassi.
Oggi il mio unico acquisto di saldi è stato definito "carino...sembri una suora laica."
L'abito forse non fa il monaco, ma nel mio caso il monaco si veste come si sente.
Grigio.
Come se la cenere del vulcano islandese stesse approdando ora sulla mia testa.
E' tutto sbagliato, nella mia testa si intende.
Ho finito con la porca seconda laurea. Sto riuscendo, più o meno, a fare la mamma-gatto.
Sono, più o meno, di nuovo in salute.
Mi hanno persino accettato il pezzettino micro al micro concorsetto di scrittura.
E allora?
Allora ci sono tutte queste "piccole" cose che non funzionano, che non si incastrano, che vanno male.
Ci sono tutte queste tensioni, questi "no", questi "scusa ma", questi "ma" senza "scusa", che minano le radici delle mie piccole gioie riarse.
Perchè faccio così? perchè certe cose mi toccano così tanto più di altre?
Il mio umore si fa grigio, la bocca si piega all'ingiù come quella di un bambino a cui avevano promesso il gelato, ma poi ogni giorno non si ha tempo, non si può andare, c'è troppa fila, fa troppo caldo o troppo freddo, finchè nemmeno lo vuole più, il gelato.
Ho desideri infantili che scoppiano come bolle di sapone.
Forse dovrei costruire desideri più adulti, di ferro e cemento. Solidi, pratici.
Desideri grigi come il materiale di cui sarebbero fatti.
Adesso tutto quello che posso fare è scavare dentro di me. Capire se il gioco che sto giocando vale la candela.
Sarebbe simpatico però prima di tutto capire se c'è, la candela.
A volte la perdo di vista, e forse per questo poi sto così.
Metto per iscritto una promessa: domani. domani mi impegnerò per non indossare grigio, nè dentro nè fuori.
Fingerò di avere dentro i colori che metterò fuori, anche se non si va oltre il marrone e il viola, è già qualcosa, è giù un tentativo.
A forza di fingere, a volte, ci si convince. L'abito modella il monaco? Speriamo di sì, anche perchè sarebbe tutto di guadagnato.

2 commenti:

L. ha detto...

dunque Vlad è vivo...quanto ha, adesso ?

Risparmiatrice ha detto...

direi 3 mesetti :)