mercoledì 18 giugno 2008

oggi ho camminato sola(mente) un'ora

è bello avere uno spazio mio.
Virginia tanti anni fa parlava di una stanza tutta per sè.
Io ce l'ho. Ho una casa, tutta per me. diciamo che per ora più che mia è della banca,ma tant'è.
Ciò che mi manca non sono i muri intorno. E' uno spazio verbale.
potrei attaccare grandi fogli bianchi sulle pareti e scriverci sopra. Potrei utilizzare come teschio (oh povero Yorick) una zucchina, o perfino la gigantesca pesca che sto per divorare, e parlare per ore.
Non so. Potrei.
Mi piace anche questo spazio virtualmente bianco, che io coloro di parole non scritte ma pixelate.
Oggi ho camminato sola(mente) un'ora.
Ho chiacchierato tra me e me, probabilmente chi mi incontra per strada avverte un vago senso di disagio, il mio borbottare incessante deve sembrare un poco rassicurante soliloquio, ma non essendo credente non ho neanche un angelo custode a cui rivolgermi (d'altra parte non è colpa mia se siamo soli nell'universo).
Mi piace avere questo spazio.
Da tempo non mi sento ascoltata, se non da una persona, che abita lontano lontano e che non ha certo il tempo di parlarmi spesso, tra famiglia impegni e lavoro.
Mi domando come starei, oggi, se non l'avessi conosciuto in quel maggio di qualche anno fa.
Altri amici ne ho? Un paio diciamo. Ma non posso parlare con loro senza sentir liquidare tutto come un "ssh dai non dire cazzate e sorridi".
Va beh. Ho F., e ho uno spazio mio qui. dove posso parlare a me stessa.

1 commento:

costruttore di sogni ha detto...

Gli spazi che si lasciano per parlare a se stessi sono forza e calore per i navigatori smarriti.

Ciao ciao
www.amantedelsogno.blogspot.com